EXECUTIVE SUMMARY

 

  • La crisi del gas minaccia di trasformarsi in "Gasmageddon": la povertà energetica è un vecchio flagello nell'UE, anche prima che iniziasse la crisi energetica di oggi. La situazione è peggiorata in modo significativo quest'anno poiché l'invasione dell'Ucraina ha fatto esplodere i prezzi del gas a livelli che non si vedevano da oltre un decennio.
  • Un sistema di doppia indicazione dei prezzi potrebbe ovviare alle carenze delle contromisure attuate finora. L'esplosione dei prezzi del gas sta aggravando una situazione già disastrosa: il numero di famiglie in condizioni di povertà energetica nell'UE28 è aumentato di oltre il +50% fino a giugno 2022. Ma il peggio deve ancora venire: le incombenti carenze di gas potrebbero far salire i prezzi al dettaglio del 200%, triplicando la quota di famiglie tedesche che lottano per pagare le bollette energetiche all'8,4% entro la fine dell'anno. Le contromisure attuate, come i tagli fiscali e i massimali tariffari, presentano gravi carenze, non da ultimo nella riduzione degli incentivi al risparmio energetico. Un sistema di doppia indicazione dei prezzi potrebbe essere un approccio migliore. Questo consentirebbe a ogni famiglia di acquistare una quantità predefinita di energia per alimentare la propria casa a un prezzo amministrato, mentre tutto il resto del fabbisogno energetico deve essere acquistato al prezzo di mercato.
  • Oltre a questo primo livello di misure di crisi ad hoc, è necessario un nuovo contratto sociale per mitigare l'impatto regressivo della politica climatica e salvaguardare la trasformazione verde. La soluzione migliore sarebbe l'introduzione di un nuovo beneficio, una sorta di "denaro per l'energia", ma con un tocco di novità: il pagamento (per intero o per importi minori) viene effettuato su un cosiddetto "conto per il risparmio energetico", vale a dire che le somme non vengono consumate ma (parzialmente) risparmiate; questi risparmi vengono ricaricati dallo Stato. In questo modo, si possono prendere due piccioni con una fava, ottenendo cambiamenti comportamentali per consumare meno energia e l'accumulo di riserve finanziarie da parte delle famiglie a basso reddito.
Lo studio completo “Evitare la chiusura del gas e garantire una transizione giusta” è scaricabile a questo link: