Il danno collaterale di una crescita troppo bassa
- A livello globale, la tendenza al rialzo delle insolvenze delle imprese si è protratta nel 2018 (+10% su base annua), principalmente a causa dell'impennata della Cina (+60%) e, in misura minore, dell'aumento registrato in Europa occidentale (+2%).
- Questo incremento si integra con un livello elevato delle insolvenze aziendali tra le grandi imprese mondiali, 247 casi che hanno totalizzato oltre 100 miliardi di euro di fatturato nei primi tre trimestri del 2018. I settori caldi sono stati il commercio al dettaglio in Nord America, le costruzioni in Asia e, per quanto riguarda l’Europa occidentale, il commercio al dettaglio, l'agroalimentare, i servizi e l'edilizia.
- Nel 2019 le insolvenze delle imprese sono destinate ad aumentare per il terzo anno consecutivo (+6% rispetto all’anno precedente). Si prevede che il rallentamento dello slancio economico, unito all'inasprimento globale delle condizioni di finanziamento, provocherà una risalita delle insolvenze nella maggior parte dei paesi.
- L'Europa occidentale, dove la crescita economica scenderà al di sotto della soglia storica in cui si stabilizza il numero di insolvenze (+1,7%), vedrà un aumento nella maggior parte dei paesi, in particolare in Francia, Italia, Spagna (+2%) e Regno Unito (+9%).
- Nel complesso, 2 paesi su 3 registreranno un aumento delle insolvenze nel 2019, tranne importanti eccezioni come gli Stati Uniti (+0% a/a) e il Brasile (-6%). Di conseguenza, 1 paese su 2 riporterà più insolvenze rispetto al periodo precedente la crisi finanziaria.
Aumentano a livello globale le insolvenze delle imprese.
Il 2018 conferma la tendenza al rialzo delle insolvenze globali iniziata nel 2017 dopo sette anni consecutivi di notevoli cali. Infatti, il nostro Indice Globale delle Insolvenze, che riguarda 43 paesi per un totale pari all'83% del PIL mondiale, dovrebbe registrare nel 2018 un aumento del 10% su base annua, una stima supportata dagli ultimi dati disponibili. Complessivamente prevediamo in 20 paesi del nostro campione [su 43 paesi in totale] più insolvenze nel 2018 che nel 2017. Tre fattori spiegano questo risultato: in primo luogo, un contesto macroeconomico più debole in alcuni paesi; in secondo luogo, l'attuazione di nuovi tipi di procedure d’insolvenza e l’epurazione dei registri commerciali attraverso le procedure fallimentari ufficiali in altri paesi e, infine, ma forse al primo posto, una maggiore disponibilità ad applicare il regime d’insolvenza in Cina.
Dal nostro punto di vista, proseguirà nel 2019 la tendenza al rialzo delle insolvenze (+6% su base annua). Questa previsione riflette comunque una ragione più universale: la discesa dell'economia globale ad un ritmo di crescita troppo basso. Nella maggior parte delle economie, in particolare quelle avanzate, è previsto un ritorno e persino un superamento dei rispettivi tassi di crescita del PIL, storicamente dimostratisi necessari per stabilizzare il livello delle insolvenze (+1,7% in Europa occidentale). In altre parole, prevediamo che la crescita economica diventi gradualmente insufficiente ad un numero crescente di imprese in sempre più paesi, a coprire i costi di produzione, i costi di (ri)finanziamento e i problemi strutturali. Di fatto, il calo della domanda sta aumentando la vulnerabilità di imprese con costi fissi elevati e scorte più consistenti o con un notevole fabbisogno di capitale d’esercizio. Allo stesso tempo, la fine dei finanziamenti agevolati peggiora la vulnerabilità dei settori che fanno più ricorso all’indebitamento e, più globalmente, della maggior parte delle imprese indebitate.
In questo contesto, prevediamo che 2 paesi su 3 registreranno un aumento di insolvenze nel 2019 (rispetto a 2 su 5 nel 2018) e che 1 paese su 2 supererà la media riportata nel periodo 2003-2007, prima della crisi finanziaria del 2008. I paesi che negli ultimi anni hanno evidenziato una forte creazione di nuove imprese potrebbero affrontare un volume supplementare di insolvenze, a causa della presenza di giovani aziende troppo deboli per sopravvivere.
Chart 2 Countries with insolvencies stabilized/on the upside and on the downside (in number, yearly)