Gli Studi di Allianz Trade sui settori produttivi italiani

La crisi del potere d’acquisto e il lento rinnovo delle attrezzature hanno generato un crollo della domanda.

La diminuzione della domanda e l’aumento dell’offerta pongono sfide significative per le case automobilistiche e i fornitori.

Le aziende farmaceutiche nazionali progrediscono gradualmente, ciascuna con la propria nicchia di mercato.

I mercati del chimico finali risultano molto diversificati e ciò limita la dipendenza dagli acquisti di un determinato settore.

Le aziende tessili presentano fatturati in aumento nonostante qualche difficoltà ad autofinanziarsi.

Nel 2023, i prezzi e la domanda dei metalli di base e dell'acciaio confermano la robustezza del settore metallurgico.

Si prevede un potenziale di crescita a medio e lungo termine, trainato dalle aspettative di aumento della popolazione.

L’Italia è un importante produttore agricolo e trasformatore alimentare: l’intero settore rappresenta circa il 4% del PIL del Paese.

Nei primi 9 mesi del 2023, la richiesta cumulata di energia elettrica in Italia è diminuita del 4% rispetto al 2022.

Nel 2021 il settore ceramico ha registrato in Italia vendite per 459 milioni di m2 ed esportazioni per 367 milioni di m2.

Punta di diamante del Made in Italy: oltre 3.200 aziende e circa 34 mila addetti animano il comparto.

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