Allianz Trade offre un’analisi che aiuta a spiegare un fenomeno di grande attualità – l’aumento dei prezzi dei voli - che sta toccando le tasche dei viaggiatori.
Un dato è davanti agli occhi di tutti: le tariffe dei biglietti aerei sono aumentate in media del 20% da inizio anno, nonostante la diminuzione del costo dei carburanti e il forte aumento della “domanda”, ovvero delle persone che vogliono o devono spostarsi in aereo.
Allianz Trade, leader mondiale nell'assicurazione del credito commerciale, ha analizzato la situazione andando ad approfondire le cause di un fenomeno che sta destando l’attenzione di tutti i viaggiatori e punta l’attenzione sulla scarsa disponibilità di aeromobili di nuova costruzione.
Secondo lo studio, infatti, i produttori si stanno riprendendo lentamente dal crollo delle consegne del 2020 e non riusciranno a garantire la quantità di velivoli pre-crisi (ovvero, 1.600 nuovi jet passeggeri per anno) nel 2023.
Nell’ultima assemblea IATA, il vertice mondiale delle compagnie, l’attenzione è stata rivolta a quanto possa essere ancora “elastica” la domanda di passeggeri rispetto all’aumento dei prezzi dei voli e se esista un “tetto massimo al prezzo per chilometro”, oltre al quale la domanda debba scendere, perché non più supportata dalle possibilità del consumatore.
Infatti, nonostante l'inflazione, che viaggia ancora a ritmi sostenuti e costringe le banche centrali ad aumentare i tassi d’interesse interbancari, il numero dei passeggeri sui voli aerei sta tornando quasi ai livelli pre-pandemia.
La voglia di viaggiare sta sorprendendo molti. La domanda è particolarmente sostenuta in Asia, dopo la riapertura della Cina che ha superato l’emergenza Covid. Il comparto, che aveva accumulato grandi perdite e aveva costretto a importanti ricapitalizzazioni sostenute anche da massicci interventi statali, può anticipare l’anno del break even finanziario, inizialmente previsto per il 2024.
Spiega la Sector Advisor Allianz Trade, Maria Latorre: “L’RPK (Revenue Passengers Kilometres), un indicatore chiave del settore che analizza i chilometri percorsi dai passeggeri paganti, è aumentato del 58,3% su base annua, a livello mondiale nel primo trimestre dell’anno (raggiungendo l’85,9% dei livelli pre-pandemici). Se consideriamo la stagione estiva le vendite globali di biglietti, per il periodo maggio-settembre, sono aumentate del 35,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo il 92% del livello pre-pandemico”.
Ma per quale motivo i prezzi dei biglietti aerei stanno aumentando vertiginosamente, nonostante una maggiore richiesta e una diminuzione del costo di carburante?
Secondo Allianz Trade la risposta è da ricercarsi nella disponibilità dei posti per viaggiare, perché la capacità limitata frena il potenziale di guadagno delle compagnie aeree.
Nel 2018-2019, il settore ha visto circa 1.600 consegne annuali di aeromobili, a livello globale. A causa della pandemia prima, dei colli di bottiglia delle catene di approvigionamento e la scarsità di componenti successivamente, le consegne si sono dimezzate nel 2020 e hanno iniziato a migliorare progressivamente solo in seguito.
Nel 2022, le consegne di aeromobili sono cresciute del +19,1% su base annua e i posti disponibili per chilometro (ASK) a livello mondiale sono aumentati del +39,6% su base annua.
Per il 2023 si prevede una crescita delle consegne del +19,8%, ma l'attuale ritardo non sembra corrispondere ai piani ottimistici dei produttori di aerei.
Questa limitazione dell'offerta potrebbe, quindi, giustificare l’aumento stesso delle tariffe aeree.
Consegna aeromobili per Regioni