Vikshay Vijai: Quando parliamo di frodi che colpiscono le organizzazioni oggi, in realtà ci riferiamo a due tipi: frodi interne ed esterne.
Le frodi interne includono una serie di atti commessi dai dipendenti di un'organizzazione. Un esempio è l'appropriazione indebita, dove i dipendenti sottraggono denaro o deviano fondi, ad esempio attraverso fatture false. Spesso vediamo casi in cui i dipendenti elaborano rimborsi sui propri conti. L'appropriazione indebita di beni, come il furto di inventario, è anch’essa comune, soprattutto in settori come l'edilizia e la sanità. Questi furti spesso coinvolgono piccole quantità prese nel tempo, rendendo difficile la loro individuazione fino a quando un audit non rivela le discrepanze.
Al contrario, le frodi esterne coprono atti commessi da terze parti. Una tattica comune è la truffa del "falso CEO", in cui i truffatori si fingono dirigenti per ingannare i dipendenti a trasferire fondi o rilasciare merci a magazzini falsi. Gli schemi di deviazione dei pagamenti sono anch’essi diffusi, spesso coinvolgendo messaggi falsificati con dettagli di pagamento alterati. Un altro problema è la frode dei buyer, dove i criminali si spacciano per partner commerciali o clienti legittimi per sfruttare le aziende.
Marius Schirmer: Può esserci una discrepanza tra il tipo di frode che le persone si aspettano e ciò che vediamo realmente quando analizziamo i dati sui reclami che elaboriamo. Ad esempio, le frodi interne hanno causato il 69% delle perdite legate alle frodi nel 2023, anche se le minacce esterne ricevono tipicamente più attenzione.