L’insolvenza di un cliente, cioè la sua incapacità di far fronte ai propri impegni di pagamento, può mettere a dura prova qualsiasi azienda.

Per questo è fondamentale per qualunque imprenditore avere la consapevolezza di quali sono i possibili scenari riguardanti le insolvenze aziendali e sapere come comportarsi per prevenirle, proteggendo i flussi di cassa e la solidità finanziaria del proprio business.

In questo articolo esaminiamo il trend delle insolvenze per il 2023, le strategie per prevenirle e gli strumenti per mettere al sicuro il business.

Aumento delle insolvenze aziendali nel 2023

Nel 2023 in Italia si verificheranno oltre 8.200 casi di insolvenze, a fronte dei 7.164 casi del 2022.

Anche se in aumento, stiamo comunque parlando, in termini assoluti, di valori inferiori rispetto a quelli pre-Covid (10.500 casi sia nel 2018 che nel 2019) ed ancora inferiori rispetto al caso record del 2014 (14.735).

Il 2020 ha segnato infatti  il numero più basso di insolvenze dal 2008, e quello a cui stiamo assistendo oggi è un vero e proprio “rimbalzo”.

Ma come si spiega questo trend delle insolvenze?

A partire dal 2020, le misure di sostegno statali adottate per fronteggiare la crisi legata al Covid-19 hanno supportato la maggior parte delle economie con “iniezioni di liquidità” volte evitare una grave ondata di fallimenti.

La domanda ora è: cosa succederà ora?

Le insolvenze stanno ripartendo, con una crescita a doppia cifra prevista nel 2023 (+15% rispetto al 2022) toccando quota 8.250 casi, per poi raggiungere i 10.200 casi nel 2024 (+24% rispetto al 2023).

Uno dei motivi per cui non è previsto un ritorno al livello pre-pandemia entro il 2024 consiste nel fatto che si sta registrando, a seguito della recente modifica del Codice della Crisi d’impresa, una maggiore propensione a utilizzare procedure stragiudiziali per raggiungere accordi con i debitori, in modo da garantire una maggiore continuità alle aziende in difficoltà.

 

Come prevenire il rischio di clienti insolventi

 

In questo scenario, la vera sfida per le imprese sarà nei prossimi mesi quella di riuscire ad individuare clienti e fornitori ad alto rischio e saper gestire le insolvenze.

Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un cliente insolvente, è chiaro comprendere come, senza un’adeguata protezione, l’azienda che effettua vendite a credito rischierà infatti perdite finanziarie notevoli.

Ma occorre considerare anche gli impatti negativi provocati dai fornitori finanziariamente non stabili:  si pensi solo ai pagamenti e ai depositi persi, così come alle interruzioni nella catena di produzione e distribuzione, che possono a loro volta causare altre insolvenze.

Identificare i potenziali rischi di insolvenza lungo la “Supply Chain” è fondamentale, ma come procedere per cercare di  prevenire queste situazioni?

Ecco i nostri 5 consigli per prevenire le insolvenze dei clienti:

  1. Diversificare le catene di approvvigionamento


    Valutare attentamente la scelta delle aree geografiche in cui si trovano i propri clienti e diversificare le catene di fornitura in modo che non siano tutte concentrate nella medesima area.
  2.  

    Accorciare le supply chain


    Le supply chain composte da un numero molto alto di soggetti e Paesi coinvolti si sono rivelate quelle più colpite negli ultimi anni. Questo ha portato molte aziende a considerare l’adozione di metodi di produzione “Lean” (che individuano gli sprechi fino a eliminarli) e l’accorciamento delle catene di produzione.
  3. Inserire clausole specifiche nei contratti


    Di fronte alla prospettiva di una normalizzazione delle insolvenze dei clienti, una scelta strategica può essere quella di limitare il più possibile, all’interno dei contratti, eventuali perdite. Come? Utilizzando clausole contrattuali che assicurino di mantenere legalmente la titolarità dei beni finché tutti i pagamenti non siano stati completati e definendo delle soglie (“limiti di credito”) per limitare la propria esposizione finanziaria.
  4. Assicurare i crediti commerciali

Assicurazione del credito: uno strumento di protezione

Lo strumento più completo ed affidabile per identificare i partner commerciali ad alto rischio e prevenire potenziali insolvenze prima che queste si manifestino è l’assicurazione dei crediti commerciali.

Le aziende che dispongono di una polizza di assicurazione del credito hanno infatti un contatto molto stretto, una vera e propria “partnership” con il proprio assicuratore, il quale ha il know-how per fornire un corretto livello di informazioni e controllo del rischio lungo l’intera supply chain, in modo da prevenire potenziali mancati pagamenti. 

L’assicurazione del credito non si limita infatti a rimborsare eventuali fatture a fronte del pagamento di un premio:  il focus di questo servizio gira sempre più attorno alla “prevenzione predittiva”, basata sul monitoraggio continuo del portafoglio clienti: un’attività svolta grazie ad un database di informazioni costantemente aggiornate a livello globale.

Quando le aziende si trovano ad affrontare insolvenze lungo le catene di fornitura globali, queste informazioni dettagliate offrono non solo consapevolezza, ma anche una certezza di ricevere i pagamenti indipendentemente da quello che accadrà.

Come abbiamo detto nella nostra premessa, negli ultimi due anni le iniezioni di liquidità nel mercato italiano hanno ritardato l’ondata di insolvenze che però sembra ad oggi essere inesorabile. Scopri come mettere al sicuro il tuo business con l’assicurazione del credito, calcola un preventivo per la tua azienda!